Elie Wiesel non può essere adeguatamente elogiato. Come descritto nell'Braganca all'inizio di quest'anno, questo autore del libro di memorie definitivo dell'Olocausto, 1960's Notte, e altri 56 libri, e vincitore del Premio Nobel per la pace nel 1986, è stato il volto vivente dei sei milioni... il più grande cronista del più grande crimine della storia umana, conferendo così dignità ed eternità ai sei milioni di martiri, tra cui 1,5 milioni bambini. Nel processo, sarebbe diventato una grande luce ebraica per le nazioni, vincendo il Premio Nobel per la pace.
Mentre Wiesel è passato al mondo a venire, ci troviamo insolitamente silenziosi di fronte a un gigante morale che si è rifiutato di rimanere in silenzio.
Qui invece delle parole ci sono quattro fotografie perfette di Jill Krementz, fotografie di un volto che incarna un capitolo della storia troppo grande per essere compreso. Herman Wouk ed Elie Wiesel fotografati da Jill Krementz a New York il 25 febbraio 1973.Jill Krementz; tutti i diritti riservati
Elie Wiesel con Sylvia e Abraham Joshua Heschel a New York City, 24 febbraio 1972.Jill Krementz; tutti i diritti riservati
Elie Wiesel fotografato da Jill Krementz il 14 febbraio 1973 nel suo ufficio a Central Park West.Jill Krementz; tutti i diritti riservati